Tavolo tematico: Verifica e manutenzione dei sistemi a “cappotto”, 24.1.

Venerdì, 24 gennaio, si è tenuto al nostro stand nell'ambito della fiera Klimahouse un tavolo tematico intitolato Verifica e manutenzione dei sistemi a “cappotto”.
Il sistema di isolamento termico a cappotto come ogni sistema dell’edificio necessita di una manutenzione programmata e se è stato realizzato da aziende “serie” che rispettano le norme tecniche vigenti, è possibile avere un contratto di controllo e manutenzione programmata.
La norma UNI/TR 11715: 2018, Isolanti termici per l'edilizia - Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l'esterno (ETICS), al capitolo 11.1 in poche parole sintetizza: “Il tema della manutenzione è un tema fondamentale per la durabilità dei sistemi a cappotto. Una corretta manutenzione consente di allungare la durata di vita dei sistemi.”
Sintesi del tavolo
Per garantire la funzionalità nel tempo di un sistema di isolamento a cappotto è necessario prevedere una manutenzione programmata con cadenze periodiche, fare controllare nel tempo lo stato del manufatto e affiancare all’appalto dell’opera un contratto di controllo e manutenzione, che ormai dalle aziende leader del mercato, viene offerto all’interno del contratto d’opera. Le stesse aziende oggi insieme alle indicazioni tecniche di posa, offrono anche i relativi manuali di manutenzione. Quando il cappotto è posato a regola d’arte, gli interventi di manutenzione sono minimi. Prevedranno semplici operazioni di pulizia e applicazione di specifiche pitture protettive, l’esecuzione di piccole riparazioni o, in casi più complessi, l’esecuzione di un nuovo strato di finitura. Se questi requisiti ci sono, il cappotto richiede una manutenzione minima, spesso molto inferiore ai “tradizionali” sistemi di facciata.
E’ importante che il committente o il costruttore quando sceglie un’azienda che installa cappotti, tenga conto di tutti questi aspetti fondamentali e escluda le ditte così dette ‘improvvisate’.
CasaClima all’interno del proprio protocollo di certificazione di qualità da tempo ha compreso queste problematiche e pone estrema attenzione sia alla verifica della progettazione (sviluppo dei nodi costruttivi, ecc.) sia alla verifica di posa dei sistemi a “cappotto”.
Nella foto da sinistra a destra: Fassa Bortolo (Giovanni Brugnaro specialista assistenza tecnica); Sto (David Cerruto product manager); Federico Tedeschi (Coordinatore della Commissione Tecnica Cortexa e norma UNI/TR 11715:2018, direttore tecnico Caparol) Roefix (Andris Pavan direttore maketing); Tophaus (Elmar Tapfer direttore tecnico)
sul palco (da sinistra destra nella foto):
Il sistema di isolamento termico a cappotto come ogni sistema dell’edificio necessita di una manutenzione programmata e se è stato realizzato da aziende “serie” che rispettano le norme tecniche vigenti, è possibile avere un contratto di controllo e manutenzione programmata.
La norma UNI/TR 11715: 2018, Isolanti termici per l'edilizia - Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l'esterno (ETICS), al capitolo 11.1 in poche parole sintetizza: “Il tema della manutenzione è un tema fondamentale per la durabilità dei sistemi a cappotto. Una corretta manutenzione consente di allungare la durata di vita dei sistemi.”
Sintesi del tavolo
Per garantire la funzionalità nel tempo di un sistema di isolamento a cappotto è necessario prevedere una manutenzione programmata con cadenze periodiche, fare controllare nel tempo lo stato del manufatto e affiancare all’appalto dell’opera un contratto di controllo e manutenzione, che ormai dalle aziende leader del mercato, viene offerto all’interno del contratto d’opera. Le stesse aziende oggi insieme alle indicazioni tecniche di posa, offrono anche i relativi manuali di manutenzione. Quando il cappotto è posato a regola d’arte, gli interventi di manutenzione sono minimi. Prevedranno semplici operazioni di pulizia e applicazione di specifiche pitture protettive, l’esecuzione di piccole riparazioni o, in casi più complessi, l’esecuzione di un nuovo strato di finitura. Se questi requisiti ci sono, il cappotto richiede una manutenzione minima, spesso molto inferiore ai “tradizionali” sistemi di facciata.
E’ importante che il committente o il costruttore quando sceglie un’azienda che installa cappotti, tenga conto di tutti questi aspetti fondamentali e escluda le ditte così dette ‘improvvisate’.
CasaClima all’interno del proprio protocollo di certificazione di qualità da tempo ha compreso queste problematiche e pone estrema attenzione sia alla verifica della progettazione (sviluppo dei nodi costruttivi, ecc.) sia alla verifica di posa dei sistemi a “cappotto”.
Nella foto da sinistra a destra: Fassa Bortolo (Giovanni Brugnaro specialista assistenza tecnica); Sto (David Cerruto product manager); Federico Tedeschi (Coordinatore della Commissione Tecnica Cortexa e norma UNI/TR 11715:2018, direttore tecnico Caparol) Roefix (Andris Pavan direttore maketing); Tophaus (Elmar Tapfer direttore tecnico)
sul palco (da sinistra destra nella foto):
- Fassa Bortolo (Giovanni Brugnaro specialista assistenza tecnica);
- Sto (David Cerruto product manager);
- Federico Tedeschi (Coordinatore della Commissione Tecnica Cortexa e norma UNI/TR 11715:2018, direttore tecnico Caparol)
- Roefix (Andris Pavan direttore maketing);
- Tophaus (Elmar Tapfer direttore tecnico)