Ristrutturare un edificio storico, una sfida sempre aperta
Gli edifici storici conservano sempre un grande fascino. Qualora si renda necessario intervenire per ristrutturarli è necessario sapere esattamente cosa fare e in che modo farlo, tenendo presente gli eventuali vincoli. La Provincia di Bolzano ha istituito il portale “Monument Browser”, dove tutti gli interessati attraverso una semplice ricerca possono identificare gli edifici vincolati in tutto il territorio provinciale ed avere una breve descrizione. L’individuazione di un vincolo è sempre il primo passo per definire il tipo di intervento che può essere attuato in un edifico storico che, il più delle volte, segue criteri e regole diverse da quelle che guidano le normali ristrutturazioni.
Anche nel campo della riqualificazione energetica un intervento su un’edilizia storica non si pone certo l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi di una normale ristrutturazione né tantomeno di una nuova costruzione. Lo scopo è invece individuare le potenzialità di miglioramento di quello specifico edificio per renderlo più confortevole e salubre e conservarlo al meglio per le generazioni future.
Uno dei punti cruciali negli interventi di riqualificazione energetica è l’isolamento termico, fondamentale per aumentare le prestazioni dell’edificio e ridurre il più possibile le dispersioni di energia. In molti edifici storici di particolare pregio, non è possibile intervenire con la realizzazione di un cappotto per non modificare il valore artistico e culturale delle facciate. In questi casi, invece, le strategie di isolamento dall’interno sono generalmente un’alternativa più praticabile; se non si è in presenza di intonaci interni di particolare pregio.
In ogni caso, è fondamentale che l’intervento sia preceduto da uno studio attento delle stratigrafie delle murature originarie, in quanto l’abbinamento con prodotti non adatti potrebbe addirittura avere effetti controproducenti come, ad esempio, l’accumulo di umidità all’interno della muratura, con potenziali condense interstiziali e conseguenti problemi di degrado e di insalubrità. Per questo tipo di interventi la sfida maggiore è quella di riuscire a prevedere attraverso simulazioni termo-igrometriche il comportamento delle nuove stratigrafie. Proprio per simulare il trasporto di calore e umidità all’interno degli elementi costruttivi CasaClima ha inserito nel proprio software gratuito un nuovo tool di calcolo il “Pro CasaClima Hygrothermal” in grado di soddisfare le verifiche igrometriche richieste dal DM 26 giugno 2015 e dalla stessa Direttiva Tecnica CasaClima.
Se, per vari motivi, non è possibile applicare alcun tipo di coibentazione, la scelta migliore è quella di conservare al meglio le strutture esistenti, intervenendo sulla gestione intelligente dell’edificio tramite sistemi di regolazione e controllo dell’impianto energetico. In ogni caso per verificare lo stato di fatto un controllo termografico o altre indagini mirate aiutano a stabilire il reale grado di efficienza delle murature.
Per tener conto delle peculiarità dell’esistente e salvaguardare il carattere dell’edificio i è possibile certificare comunque i miglioramenti dell'efficienza dell'involucro adottando il protocollo di certificazione “CasaClima R”, semplice, flessibile che tiene conto di vincoli costruttivi o storico-paesaggistici.
Anche nel campo della riqualificazione energetica un intervento su un’edilizia storica non si pone certo l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi di una normale ristrutturazione né tantomeno di una nuova costruzione. Lo scopo è invece individuare le potenzialità di miglioramento di quello specifico edificio per renderlo più confortevole e salubre e conservarlo al meglio per le generazioni future.
Uno dei punti cruciali negli interventi di riqualificazione energetica è l’isolamento termico, fondamentale per aumentare le prestazioni dell’edificio e ridurre il più possibile le dispersioni di energia. In molti edifici storici di particolare pregio, non è possibile intervenire con la realizzazione di un cappotto per non modificare il valore artistico e culturale delle facciate. In questi casi, invece, le strategie di isolamento dall’interno sono generalmente un’alternativa più praticabile; se non si è in presenza di intonaci interni di particolare pregio.
In ogni caso, è fondamentale che l’intervento sia preceduto da uno studio attento delle stratigrafie delle murature originarie, in quanto l’abbinamento con prodotti non adatti potrebbe addirittura avere effetti controproducenti come, ad esempio, l’accumulo di umidità all’interno della muratura, con potenziali condense interstiziali e conseguenti problemi di degrado e di insalubrità. Per questo tipo di interventi la sfida maggiore è quella di riuscire a prevedere attraverso simulazioni termo-igrometriche il comportamento delle nuove stratigrafie. Proprio per simulare il trasporto di calore e umidità all’interno degli elementi costruttivi CasaClima ha inserito nel proprio software gratuito un nuovo tool di calcolo il “Pro CasaClima Hygrothermal” in grado di soddisfare le verifiche igrometriche richieste dal DM 26 giugno 2015 e dalla stessa Direttiva Tecnica CasaClima.
Se, per vari motivi, non è possibile applicare alcun tipo di coibentazione, la scelta migliore è quella di conservare al meglio le strutture esistenti, intervenendo sulla gestione intelligente dell’edificio tramite sistemi di regolazione e controllo dell’impianto energetico. In ogni caso per verificare lo stato di fatto un controllo termografico o altre indagini mirate aiutano a stabilire il reale grado di efficienza delle murature.
Per tener conto delle peculiarità dell’esistente e salvaguardare il carattere dell’edificio i è possibile certificare comunque i miglioramenti dell'efficienza dell'involucro adottando il protocollo di certificazione “CasaClima R”, semplice, flessibile che tiene conto di vincoli costruttivi o storico-paesaggistici.