L'Adige: CasaClima School, l’edificio scolastico non va in vacanza

Il periodo delle vacanze scolastiche offre alle amministrazioni che sovraintendono agli edifici che ospitano asili e scuole di eseguire lavori di manutenzione e verificarne le condizioni in termini di salubrità e sicurezza. Ma come deve essere una scuola per essere un luogo adotto ad un giovane?
Vista l’importanza dell’educazione nella vita delle persone porre l’accento sulla qualità delle strutture nelle quali si svolgono le lezioni è importante e coinvolge tutti: amministratori pubblici, presidi e corpo docente, ma anche genitori e alunni, che si tratti della progettazione di edifici nuovi o della sistemazione di problemi in quelli esistenti.
Nelle scuole italiane già prima della pandemia tirava una brutta aria, la pandemia ha solo reso molto evidente un problema esistente. Tutti gli ambienti chiusi, rappresentano una criticità, soprattutto se, come gli istituti scolastici, i tempi di permanenza sono lunghi, i volumi degli ambienti ridotti e non viene effettuata una sufficiente ventilazione. Da qui le raccomandazioni degli organi preposti alla salute pubblica, specialmente in questo periodo, di arieggiare frequentemente i luoghi in cui si soggiorna. Un modo è quello di aprire le finestre a intervalli regolari, più volte al giorno con il vantaggio che, qualora ci sia stata un’opportuna progettazione dell’edificio, la gestione dell’intervento è molto economica. Di contro la qualità dell’aria ambiente non è costante, soggetta a forti oscillazioni determinate dall’apertura delle finestre generalmente negli intervalli di lezione. Inoltre, non è sempre attuabile con condizioni meteo avverse, specialmente per gli studenti seduti vicino alla finestra, senza dimenticare che aprendo le finestre entrano anche i rumori esterni.
L’installazione di una ventilazione meccanica controllata VMC permette invece un eccellente ricambio d’aria con qualsiasi situazione metereologica. Le macchine sono dotate di filtri per abbattere la polvere, il particolato, lo smog, i pollini e gli allergeni.
Proprio le persone più giovani sono particolarmente vulnerabili alla presenza di inquinanti indoor in elevate concentrazioni, che possono anche dar luogo, anche in situazioni non pandemiche, alla cosiddetta “sindrome da edificio malato”, con conseguente mal di testa, sonnolenza e difficoltà respiratorie. Un fenomeno che sin accentua se l’edificio si trova in zone nel cui sottosuolo è presente un’elevata concentrazione di radon. Risulta pertanto importante evitare o limitare l’uso di quei materiali, prodotti e apparecchiature che emettono inquinanti ed effettuare quelle manutenzioni che minimizzano la produzione di contaminanti da parte degli impianti di ventilazione e climatizzazione. Laddove possibile è necessario rimuovere gli inquinanti alla fonte, utilizzando appositi sistemi di estrazione dell’aria, come nei bagni e nelle cucine; è utile diluire i contaminanti introducendo aria esterna, mediante la ventilazione naturale o forzata. In quest’ultimo caso, a monte dell’impianto è necessario prevedere un accurato sistema di filtrazione. La ventilazione, inoltre, permette di controllare l’umidità relativa, evitando che questa possa dar luogo a condensa superficiale con conseguente formazione di muffe e funghi, responsabili di disturbi respiratori, soprattutto nei bambini, e di manifestazioni allergiche.
CasaClima ha elaborato un protocollo dedicato alle strutture scolastiche, il protocollo CasaClima School, che oltre ai requisiti di efficienza energetica e qualità dell’aria pone l’attenzione anche sull’impatto ambientale dei materiali, il ciclo dell’acqua, la luce naturale, l’acustica e il sistema di gestione ambientale. Con CasaClima School si possono realizzare scuole nuove all’avanguardia e risanare quelle esistenti nel miglior modo possibile.
Vista l’importanza dell’educazione nella vita delle persone porre l’accento sulla qualità delle strutture nelle quali si svolgono le lezioni è importante e coinvolge tutti: amministratori pubblici, presidi e corpo docente, ma anche genitori e alunni, che si tratti della progettazione di edifici nuovi o della sistemazione di problemi in quelli esistenti.
Nelle scuole italiane già prima della pandemia tirava una brutta aria, la pandemia ha solo reso molto evidente un problema esistente. Tutti gli ambienti chiusi, rappresentano una criticità, soprattutto se, come gli istituti scolastici, i tempi di permanenza sono lunghi, i volumi degli ambienti ridotti e non viene effettuata una sufficiente ventilazione. Da qui le raccomandazioni degli organi preposti alla salute pubblica, specialmente in questo periodo, di arieggiare frequentemente i luoghi in cui si soggiorna. Un modo è quello di aprire le finestre a intervalli regolari, più volte al giorno con il vantaggio che, qualora ci sia stata un’opportuna progettazione dell’edificio, la gestione dell’intervento è molto economica. Di contro la qualità dell’aria ambiente non è costante, soggetta a forti oscillazioni determinate dall’apertura delle finestre generalmente negli intervalli di lezione. Inoltre, non è sempre attuabile con condizioni meteo avverse, specialmente per gli studenti seduti vicino alla finestra, senza dimenticare che aprendo le finestre entrano anche i rumori esterni.
L’installazione di una ventilazione meccanica controllata VMC permette invece un eccellente ricambio d’aria con qualsiasi situazione metereologica. Le macchine sono dotate di filtri per abbattere la polvere, il particolato, lo smog, i pollini e gli allergeni.
Proprio le persone più giovani sono particolarmente vulnerabili alla presenza di inquinanti indoor in elevate concentrazioni, che possono anche dar luogo, anche in situazioni non pandemiche, alla cosiddetta “sindrome da edificio malato”, con conseguente mal di testa, sonnolenza e difficoltà respiratorie. Un fenomeno che sin accentua se l’edificio si trova in zone nel cui sottosuolo è presente un’elevata concentrazione di radon. Risulta pertanto importante evitare o limitare l’uso di quei materiali, prodotti e apparecchiature che emettono inquinanti ed effettuare quelle manutenzioni che minimizzano la produzione di contaminanti da parte degli impianti di ventilazione e climatizzazione. Laddove possibile è necessario rimuovere gli inquinanti alla fonte, utilizzando appositi sistemi di estrazione dell’aria, come nei bagni e nelle cucine; è utile diluire i contaminanti introducendo aria esterna, mediante la ventilazione naturale o forzata. In quest’ultimo caso, a monte dell’impianto è necessario prevedere un accurato sistema di filtrazione. La ventilazione, inoltre, permette di controllare l’umidità relativa, evitando che questa possa dar luogo a condensa superficiale con conseguente formazione di muffe e funghi, responsabili di disturbi respiratori, soprattutto nei bambini, e di manifestazioni allergiche.
CasaClima ha elaborato un protocollo dedicato alle strutture scolastiche, il protocollo CasaClima School, che oltre ai requisiti di efficienza energetica e qualità dell’aria pone l’attenzione anche sull’impatto ambientale dei materiali, il ciclo dell’acqua, la luce naturale, l’acustica e il sistema di gestione ambientale. Con CasaClima School si possono realizzare scuole nuove all’avanguardia e risanare quelle esistenti nel miglior modo possibile.