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La mobilità come servizio

La mobilità come servizio
Negli ultimi anni l’impegno verso una mobilità sempre più sostenibile è diventato centrale nella elaborazione politica di partiti e amministrazioni pubbliche. La sfida consiste nel rendere il bisogno di mobilità di merci e persone sempre meno impattante dal punto di vista ambientale, non ultimo anche per la salvaguardia del nostro clima, mantenendo però gli standard già raggiunti e possibilmente migliorandoli. Oltre allo sviluppo tecnologico, che negli ultimi anni ha dato un forte contributo in questo senso, e pratiche personali virtuose, come il maggiore ricorso alla bicicletta, sta assumendo sempre maggiore importanza l’aspetto logistico. Una buona organizzazione della mobilità riesce a evitare spostamenti inutili e a rendere più efficienti quelli necessari. In questo contesto sta emergendo la figura del Mobility Manager per organizzare al meglio realtà medio-grandi, e la “mobilità come servizio” (dall’ inglese Maas - mobility as a service) come nuova frontiera del trasporto pubblico locale.  Questa nuova figura fu introdotta dal Decreto Ronchi del 1998, prevista per aziende con oltre 300 dipendenti. Un nuovo decreto del 12 maggio 2021 ha infine definito i paletti tuttora in vigore, confermando l’obbligo di nominare un responsabile della mobilità in imprese e unità locali con almeno 100 dipendenti, ma solo se hanno sede in capoluoghi di regione, città metropolitane, capoluoghi di provincia o comuni con più di 50.000 abitanti. Per l’Alto Adige riguarda quindi imprese e amministrazioni residenti a Bolzano, che devono approvare entro la fine dell’anno un cosiddetto piano spostamenti casa-lavoro (PSCL), uno dei compiti principali del Mobility Manager.

Guardare alla mobilità come ad un servizio non è solo uno slogan ad effetto ma intende rivoluzionare i servizi della mobilità collettiva. L’idea alla base non è più solo quella di facilitare l’utente nell’acquisto di un biglietto per andare con un mezzo collettivo da A a Z, ma un servizio che lo porti nel miglior modo da A a Z, scegliendo dal più ampio ventaglio di opzioni possibili. In altri termini si passa dal servizio di biglietteria fisica per il viaggio in treno o in autobus alla scelta online del miglior servizio integrato per i propri bisogni di spostamento. Questo significa considerare non solo un mezzo singolo, bensì tutti i treni, i tram, gli autobus, ma anche innovativi servizi privati, noleggi, passaggi da terzi offerti su piattaforme certificate, biciclette o camminate. Trattandosi di un servizio online sarà anche possibile tenere conto di eventuali problematicità del momento come ritardi, incidenti, blocchi stradali, scioperi, obblighi sanitari (vedi periodi di pandemia) o simili, che sono aggiornati in tempo reale. Alla fine, è l’utente stesso a scegliere la soluzione più vicina alle proprie necessità in termini economici, di tempo e di comfort personale e può pagare semplicemente con un click. Tutto questo va organizzato dalla parte pubblica che deve porre le basi e tenerne la governance per permettere la migliore organizzazione del servizio, aperto anche a operatori privati in un’ottica di un virtuoso partenariato pubblico/privato.
È una sfida epocale che, rispetto ai grandi centri urbani con alta densità abitativa, trova maggiori difficoltà in una regione montuosa come la nostra, ma che è affrontata con grande determinazione dalla Provincia e dalle amministrazioni locali.

Per dare una risposta alla crescente richiesta di Mobility Manager e fare il punto sui temi più attuali della mobilità sostenibile, su incarico di STA/GreenMobility l’Agenzia CasaClima organizza un corso specifico in due lingue che inizia il 12 aprile e finisce l’8 giugno. I temi saranno svolti attraverso docenze di livello internazionale in cinque moduli e un’escursione di tre giorni in Svizzera. Le iscrizioni sono aperte sul sito dell’Agenzia CasaClima.
 
Articolo pubblicato sul quotidiano Alto Adige del 16 marzo 2022