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Caldaia a condensazione e solare termico combinato

Caldaia a condensazione e solare termico combinato
In molti stanno approfittando degli incentivi fiscali per rendere più efficiente il sistema impiantistico della propria casa, incoraggiati anche dall’urgenza di contenere il caro bolletta. Tra le diverse scelte tecnologiche quella, già ampiamente consolidata, di abbinare alla caldaia a condensazione un impianto solare termico è in grado di garantire un elevato comfort interno e ridurre i consumi e le emissioni di CO2. Questa soluzione impiantistica, che abbina l’impiego di un combustibile fossile con una fonte di energia rinnovabile, comporta ottimi vantaggi sia ambientali che economici, a condizione che venga attentamente valutata per garantire il risultato desiderato al minor costo possibile. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a tecnici e installatori specializzati che possono fornire l'assistenza necessaria per valutare la soluzione adatta al tipo di problema. Un sopralluogo per esaminare le particolari caratteristiche energetiche dell’immobile eseguito da un organismo neutrale e indipendente come l’Agenzia CasaClima può essere un valido aiuto per individuare le criticità e i punti deboli dell’edificio e fare le scelte energetiche giuste. (www.energycheck.agenziacasaclima.it).

Non è un sistema complesso. Il sole riscalda il fluido presente all’interno delle tubature del pannello e tramite il circuito trasferisce questo calore al boiler di accumulo dell’acqua calda. È sempre necessario associare a questo impianto un sistema di accumulo che consenta di immagazzinare l’energia termica in eccesso e di sfruttarla quando invece non è direttamente disponibile. A questo punto l’acqua calda viene distribuita nei diversi impianti, riscaldamento e/o idrico-sanitario, in base alla richiesta. Il sistema per poter funzionare deve essere gestito attraverso una regolazione domotica in grado di governare entrambi gli impianti in maniera autonoma con il compito di far entrare in funzione la caldaia solamente nel caso in cui la richiesta di calore sia superiore a quella fornita dai pannelli solari.

Qualora si voglia installare impianto di questo tipo la superfice captante dei pannelli solari deve essere aumentata rispetto a quella necessaria per la sola produzione di acqua calda sanitaria. L’incremento di superficie dei pannelli va realizzato dopo un’attenta analisi dei costi e dei benefici dell’intervento considerando che un impianto solare non si può “spegnere” durante il periodo estivo. Il rischio è di sovradimensionarlo con conseguenti problemi legati a una sovrapproduzione di acqua calda d’estate, surriscaldamento e conseguente stagnazione di quella parte del liquido termovettore che non si utilizza.
Grazie a tecnologie sempre più avanzate i pannelli solari possono essere facilmente integrati in impianti già esistenti e con elevate performance anche nel periodo invernale. Tuttavia, l’installazione di un impianto solare combinato risulta poco conveniente se il fabbisogno l’edificio da riscaldare è molto elevato. Pertanto, se si volesse ottimizzare questa tecnologia per il riscaldamento l’invernale si arriverebbe a sovradimensionarlo per la produzione di acqua sanitaria in estate. L’opzione di istallare un impianto combinato si rivela invece molto più indicata qualora si abbia la necessità di riscaldare un edifico in zone climatiche particolarmente rigide, quindi per quasi tutti i mesi dell’anno, oppure all’opposto in presenza di fabbisogni ridotti dovuti ad un ottimale coibentazione del fabbricato.

Installando in questo periodo un sistema di riscaldamento composto da caldaia a condensazione e solare termico si ha la possibilità di accedere ad agevolazioni fiscali che consentono di rientrare del tutto o in parte dell’investimento sostenuto.

Articolo pubblicato sul quotidiano Alto Adige del 9 marzo 2022